( Rassegna StampaO

 

PANNELLI: LA SOLUZIONE DELLA TORINESE ENECOM
Anche il silicio diventa flessibile

26 giugno 2008, Il sole 24 Ore

 

Pannello flessibile Modulo Diego Avesani, fondatore della Enecom, ha forse trovato il suo uovo di Colombo fotovoltaico.
"Oggi la tecnologia solare a maggior rendimento e affidabilità e quella delle celle a silicio monocristallino. L'unico problema è che sono intrinsecamente fragili. Si tratta di fette di silicio sotto il millimetro che non sopportano piegature o torsioni e si spezzano come il vetro. Grazie però a diverse tesi di ricerca compiute dal Politecnico di Torino, dai risultati poi brevettati, siamo riusciti a superare il problema con un processo di "imbustamento" delle celle fotovoltaiche tra due strati polimerici su misura. Ne risultano pannelli fotovoltaici di spessore millimetrico e quindi dieci volte più leggeri di quelli tradizionali (ad armatura metallica) e insieme capaci anche di una notevole flessibilità e possibilità di curvatura."
La soluzione Enecom è quindi diventata subito la miglior candidata per il progetto Phylla. In pratica una delle pochissime alternative (e non solo in Italia) per rendere fotovoltaica una carrozzeria d'auto, rispettandone le curvature e, soprattutto, la leggerezza. "In questo momento, grazie alla nostra tecnologia siamo unici, quantomeno in Europa, su questa frontiera."
In questi giorni, grazie anche all'effetto dimostrativo del primo prototipo torinese, L'Enecom sta riscuotendo un certo interesse.
"La nostra tecnologia può riempire spazi che prima erano preclusi al fotovoltaico ad alto rendimento". Certo, celle flessibili nei meno performanti silicio amorfo o film sottile sono possibili, ma il sistema mono e poli cristallino, con il suo 15 - 18% di produttività (all'incirca doppia rispetto alle precedenti alternative) resta la miglior scelta possibile , "soprattutto per chi ha bisogno di una buona potenza elettrica, come gli apparecchi elettronici mobili, oppure l'illuminazione dei cartelloni stradali, oppure, ancora, per impieghi professionali. Stiamo lavorando, infatti, all'applicazione dei nostri pannelli anche su supporto tessile, in modo da realizzare, per esempio, tende ospedali per la Protezione Civile già dotate di alimentazione energetica autonoma, sia per l'illuminazione interna della tenda che per apparecchiature di emergenza." Non solo. Il pannello ultraleggero e flessibile può entrare anche nell'arredo urbano. "Si pensi soltanto ai tetti e alle pensiline dei tram - dice Enrico Pisino del CRF - I primi possono alimentare sistemi telematici a bordo e le seconde divenire stazioni di ricarica per veicoli a energia rinnovabile."

 

 

 

 

 

 

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